Libri sportivi da regalare a Natale 2015, alcuni consigli

Dopo il buon successo dello scorso anno, ripropongo il post con i consigli sui libri sportivi da acquistare o regalare per Natale 2015. Come di consueto i miei consigli non si soffermano su libri più "commerciali", destinati al grande pubblico, quelli che - per intenderci - tovate anche al supermercato o nei centri commerciali. Non ho niente contro questa tiplogia di testi, ci mancherebbe, ma nello stile di Blog-In cerco di spostare l'attenzione su argomenti (e quindi su personaggi o fatti) un po' meno noti, ma estremamente interessanti. Il tutto cercando di non scivolare nell'eccesso opposto, vale a dire nelle opere troppo di nicchia.
Ed ecco qualche idea per i libri sportivi da regalare a Natale 2015 (con la sinossi o una recensione e con l'indicazione della tipologia di persona a cui potrebbe piacere)

THE PROGRAM di David Walsh - Quando Lance Armstrong tornò a correre dopo un cancro potenzialmente mortale e vinse il Tour de France 1999 sembrava troppo bello per essere vero. E infatti non lo era. Il giornalista David Walsh del Sunday Times fu uno dei pochissimi a interrogarsi sulle sovrumane imprese sportive del campione. Cominciò così una battaglia durata tredici anni per scoprire la verità, che si è conclusa definitivamente nell'ottobre 2012, quando il ciclista è stato spogliato delle sue sette vittorie consecutive al Tour e bandito per sempre dallo sport per doping. Il racconto di Walsh è una vera e propria indagine, serrata e avvincente come un thriller, una lotta strenua contro la convinzione inattaccabile di tutti che Armstrong fosse un eroe, un esempio eccezionale umano e sportivo - al di sopra di ogni critica o dubbio. Ed è anche una visione rivelatrice degli aspetti più torbidi del ciclismo professionistico, dove avere il medico giusto può fare la differenza e dove esiste una congiura del silenzio. Manipolazione, menzogna, ma anche la sofferenza dell'inganno che ha sconvolto il mondo intero rendono queste pagine un vero shock, una narrazione dal forte impatto emotivo che riesce però a dimostrare, grazie allo straordinario coraggio di poche persone innamorate di questo sport, che c'è ancora speranza per un futuro diverso. Da questo libro è stato tratto il film "The Program" con Ben Foster, Chris O'Dowd e Dustin Hoffman, diretto da Stephen Frears (vedi recensione film).

CONSIGLIATO ad appassionati di ciclismo che vogliono capire come andavano le cose negli anni di Epolandia (Armstrong adottava il sistema di doping più costoso e sofisticato, gli altri non erano dei santi...), persone incuriosite dalla figura di Armstrong, appassionati che vogliono approfondire il tema doping.

ALTRI LIBRI SUL CICLISMO E SUL DOPING
The Fall, ascesa e caduta di Lance Armstong di Juliet Macur

La Corsa Segreta di Tyler Hamilton
Lo sport del doping di Sandro Donati

ELEVEN RINGS  - L'ANIMA DEL SUCCESSO di Phil Jackson e Hugh Delehanty - Nel corso della sua leggendaria carriera come capo allenatore dei Chicago Bulls e dei Los Angeles Lakers, Phil Jackson ha vinto più campionati di qualsiasi allenatore nella storia dello sport professionistico. Jackson è stato etichettato "il maestro Zen", quasi per scherzo dai giornalisti sportivi, ma il soprannome racconta una verità importante: è un allenatore che ha ispirato, non pungolato; che ha fatto da guida, risvegliando e sfidando i migliori propositi della natura dei suoi giocatori, non il loro ego, la paura o l'avidità.
E’ la storia del figlio di un predicatore del North Dakota che è cresciuto fino a diventare uno dei leader più innovativi del nostro tempo. Nella sua ricerca per reinventare se stesso, Jackson ha esplorato tutto, dalla psicologia umanistica, alla filosofia dei nativi americani, alla meditazione Zen. In questo processo, ha sviluppato un nuovo approccio alla leadership basata sulla libertà, l'autenticità, e il lavoro di squadra altruista che ha trasformato il mondo ipercompetitivo degli sport professionistici.

Undici volte, Jackson ha portato le sue squadre all'obiettivo finale: il campionato NBA - sei volte con i Chicago Bulls e cinque volte con i Los Angeles Lakers. Conosciamo tutti le stelle leggendarie di quelle squadre, o pensiamo di conoscerle. Questo libro è pieno di rivelazioni: su personalità affascinanti e la loro unità per vincere, sulle fonti della motivazione e della concorrenza ai massimi livelli, e su ciò che serve per tirare fuori il meglio di noi stessi e degli altri.

CONSIGLIATO ad appassionati di basket, non solo USA, che vogliono conoscere una figura leggendaria che travalica l'aspetto sportivo-agonistico; a chi vuole comprendere le tecniche di una leadership innovativa, "multidisciplinare" e vincente; a chi vuole conoscere i retroscena degli spogliatoi frequentati da Michael Jordan, Scottie Pippen, Shaquille O'Neal e Kobe Bryant (tra gli altri).

ALTRI LIBRI DI BASKET

GLI ANNI DI DRAZEN PETROVIC di Stefano Olivari - La biografia definitiva del giocatore più emozionante di sempre, icona della pallacanestro europea e degli anni Ottanta. Ragazzo prodigio nella sua Sebenico, fenomeno di culto al Cibona Zagabria, stella invidiata al Real Madrid, campione che nella NBA ce l'ha fatta contro tutti in un'epoca in cui gli addetti ai lavori guardavano con diffidenza chiunque non fosse nato negli Stati Uniti. Avendo vissuto da protagonista il passaggio dalla Jugoslavia unita alla Croazia indipendente, Drazen non può essere raccontato soltanto attraverso il basket. Per questo il libro contiene riferimenti storici e interviste a quattro personaggi fondamentali: Neven Spahija, Bogdan Tanjević, Sergio Tavćar e il fratello Aleksandar, unico modello cestistico di Dražen.
La morte a nemmeno ventinove anni nel suo caso non è stata alla base del mito ma lo ha anzi interrotto proprio nel momento più bello, quando aveva conquistato l'America e non aveva più nulla da dimostrare nemmeno a se stesso. Una vita indimenticabile, attraverso cui si può raccontare la storia e trarre ispirazione per il nostro presente.

CONSIGLIATO agli appassionati di basket che hanno avuto la fortuna di vedere Drazen Petrovic o a chi ne ha semplicemente sentito parlare; a chi piace il racconto in cui sport, politica e storia si fondono tra loro.


L'ULTIMA ESTATE DI BERLINO  di Federico Buffa e Paolo Fruscia - Sport e grande storia si fondono mirabilmente nel primo romanzo di Federico Buffa. Scritto a quattro mani con Paolo Frusca, "L'ultima estate di Berlino", edito da Rizzoli, racconta le Olimpiadi del 1936 e la faraonica macchina organizzativa messa in moto dal Terzo Reich per stupire il mondo intero con una sensazionale dimostrazione di potenza e potere. A contaminare l'affascinante clima dei Giochi, però, sono gli inequivocabili segnali del delirio nazista che, in un'inarrestabile proliferazione di odio e follia ben percepibili nelle pagine del libro, trascinerà il genere umano negli abissi della guerra e nell'orrore dell'Olocausto.
Tra le tante vicende minori che si intrecciano e si sovrappongono con la macro-storia, o che semplicemente la sfiorano, la più significativa è quella del capitano Wolfgang Fürstner, ufficiale della Wehrmacht e responsabile del Villaggio olimpico che, per le sue origini ebraiche, viene destituito dall'incarico. La bieca attuazione della politica razziale del Terzo Reich non conosce ostacoli e non si ferma neppure di fronte a un decorato della prima guerra mondiale, un patriota, un soldato disposto a dare la vita per la sua Nazione. La Germania nazista lo rifiuta, costringendolo ad una drammatica presa di coscienza che lo spinge a guardare da tutt'altra prospettiva la realtà che lo circonda. L'iniziale entusiasmo di Fürstner finisce annichilito dall'asfissiante morsa delle persecuzioni razziali e soltanto lo sport e le gesta olimpiche garantiscono al capitano un effimero rifugio.
Accanto alla vera storia - condita da poche licenze romanzesche - di Wolfgang Fürstner, che narra le vicende del libro in prima persona, compaiono personaggi di fantasia ma anche tanti protagonisti di quella Olimpiade. Figure di sportivi leggendari come Jesse Owens, il tedesco Carl Lutz Long e il maratoneta Sohn Kee-chung, capaci con le loro gesta di abbattere le barriere della discriminazione, lanciando un messaggio di speranza che fa da contraltare al clima d'odio che, oltre alla Germania nazista, contagiava altri Paesi e continenti (
da la recensione de "La Repubblica").

CONSIGLIATO a chi ama Federico Buffa; a chi ama le Olimpiadi; a chi piace l'intreccio sport e storia.

IO SONO IL PALLONE di Angelo Benedicto Sormani e Martina Bonichi - Oggi, Angelo Benedicto Sormani è un signore distinto, serio, pacalo, con un sorriso sornione che appare sul suo viso quando meno te lo aspetti. Angelo Benedicto Somani, però, è stato un grande calciatore, in un tempo in cui il calcio era uno sport sincero e genuino. Nato in Brasile, da genitori di origini italiane, prima ancora di imparare a camminare si è innamorato del pallone. Da quel momento, tutta la sua vita è stata segnata da questo amore e dalla gioia di poterne fare, con grande successo, la sua professione. Dai primi anni nel Santos, in campo insieme a un amico speciale, Pelé, all'arrivo in Italia, nel Mantova, poi il passaggio alla Roma per una cifra allora strabiliante, e infine al Milan (1965-1970) con cui vince la Coppa Italia, lo Scudetto, la Coppa delle Coppe, la Coppa dei Campioni e quella Intercontinentale, fino ai giorni da allenatore; Angelo non ha mai pensalo di poter far altro nella vita, e ha portato nel rettangolo di gioco il suo entusiasmo, la sua correttezza, le sue capacità tecniche ma soprattutto la sua grande umanità. In queste pagine, racconta per la prima volta la sua storia, fuori e dentro il campo di calcio: una biografia che ripercorre, tappa dopo tappa, la storia di un uomo che ha vissuto intensamente e con profonda passione il suo calcio e che, senza alcuna boria, oggi ancora afferma: lo sono il pallone! Con un'intervista a Darwin Pastorin.

CONSIGLIATO a chi vuole (ri)scoprire un campione straordinario che ha dedicato la sua vita al calcio, giocando insieme ad alcuni dei giocatori più grandi di sempre (Pelè in primis).

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