Qualche settimana fa uscì l'indiscrezione secondo cui Gazzetta Tv fosse a rischio chiusura, a pochi mesi dal suo debutto sul digitale terrestre (febbraio 2015). L'indiscrezione si è tramutata in certezza ieri, quando Laura Cioli, a.d. del Gruppo RCS, ha dichiarato in occasione della presentazione del piano industriale 2016-18: "Sulla Gazzetta Tv stiamo facendo le nostre valutazioni. Non vedo onestamente una sostenibilità nel futuro con questo modello. Ci stiamo muovendo verso una strategia di uscita. Sarà il meglio che potremo fare per mantenere il valore dell'esperienza fatta, trasferendo questa piattaforma su web e su mobile". In soldoni: sarà spento il segnale sul dtt (canale 59) per passare alla più economica web tv. In risposta all'annuncio dell'a.d., i giornalisti di Gazzetta hanno proclamato una giornata di sciopero diffondendo un comunicato molto duro.
Il motivo della probabile chiusura, o meglio, del passaggio dal dtt alla web tv, è facilmente intuibile. Costi eccessivi a fronte di uno share lontano da quello ipotizzato (il canale si è attestato sullo 0,18% contro l'irrealistico 0,7% auspicato dai dirigenti).
Il motivo della probabile chiusura, o meglio, del passaggio dal dtt alla web tv, è facilmente intuibile. Costi eccessivi a fronte di uno share lontano da quello ipotizzato (il canale si è attestato sullo 0,18% contro l'irrealistico 0,7% auspicato dai dirigenti).
L'uscita di scena di Gazzetta Tv a pochi mesi dal suo lancio rappresenta un flop clamoroso per RCS. Soprattutto si tratta di un'occasione persa per avere un canale sportivo free in grado di posizionarsi a metà strada tra l'offerta sportiva pay (penso soprattutto a Sky) e quella free di Rai Sport o Sportitalia (pur con le relative differenze). Intendo dire che il canale tv del quotidiano più letto in Italia, aveva i mezzi economici e professionali per fornire un servizio di qualità superiore a quello di Raisport e Sportitalia, mantenendosi in territorio free.
L'occasione persa deriva dall'impostazione voluta e sviluppata in questi mesi. Sono stato sempre assai critico con le scelte operate da Gazzetta Tv. Rileggendo il post che scrissi lo scorso febbraio, in occasione del lancio del canale, è evidente come la chiusura del canale dopo solo un anno fosse possibile, se non addirittura probabile. Ecco un paio di passaggi: "I maggiori punti interrogativi, però, riguardano i diritti televisivi degli eventi. Chiaramente, entrando in scena a febbraio, era difficile avere a disposizione eventi in esclusiva. Vedremo se nei prossimi mesi GazzettaTv riuscirà ad aggiudicarsi alcuni diritti. Penso ad alcune corse ciclistiche (l'ingaggio di Andrea Berton, storica e apprezzata voce di Eurosport, potrebbe essere un segnale in tal senso), agli sport invernali, al basket, all'atletica leggera. Certamente, con il dimezzamento dei canali sportivi in Rai (vedi), i diritti di alcuni eventi torneranno sul mercato. Considerando poi le cifre messe sul piatto nel piano quinquennale di GazzettaTv (vedi), è probabile che il canale televisivo della Rosea sarà protagonista su questo fronte. Particolare attenzione, a mio avviso, dovrà essere riposta sugli highlights degli sport USA (NBA, NFL, NHL, MLB), sempre più gettonati alle nostre latitudini". Ancora, ipotizzando le difficoltà nell'acquisto di eventi sportivi di un certo livello, sottolineavo come: "La domanda da porsi, quindi, è se c'era davvero bisogno di un nuovo canale con tanto sport parlato e pochissimi eventi".
Ed effettivamente, in questi mesi Gazzetta Tv ha prodotto quantità industriali di mini-talk show sportivi - argomento principale, ahimé, sempre quello: il calciomercato -, acquistando pochissimi eventi sportivi degni di nota (Copa America e Championship inglese). Il tutto senza caratterizzarsi per una propria linea editoriale o per dei programmi di qualità (l'unico di un certo livello è stato "Condò Confidential") o per dei notiziari sportivi ricchi e completi. Anzi, proprio i tg sportivi rappresentano al meglio la poca qualità del prodotto Gazzetta Tv. I notiziari sportivi di Sportitalia e Rai Sport - senza arrivare a Sky Sport 24 - sono molto più esaustivi e approfonditi. I diversi, vani, tentativi di lanciare un talk show in prima serata, poi, sono andati male. Anche qui, la rappresentazione delle poche idee del canale in rosa è data dall'ultimo programma lanciato ("Lo spogliatoio") che non presenta(va) alcun tratto di originalità rispetto a qualsivoglia talk sportivo presente su qualsiasi Tv privata, anche locale.
Poche settimane fa mi sono soffermato sulla mancata promozione delle corse ciclistiche organizzate da RCS. Il Giro, di fatto, è un argomento tabù su Gazzetta Tv. Incredibile. L'ingaggio di Andrea Berton, ex apprezzata voce del ciclismo di Eurosport lasciava presagire l'acquisto di qualche corsa di buon livello. Niente di tutto questo. Berton è stato utilizzato per presentare i talk dedicati al... calciomercato (of course).
La mancata interazione tra RCS (quindi Giro e altre corse), redazione Gazzetta cartacea e canale Tv ha rappresentato un ulteriore punto di debolezza di Gazzetta Tv. Il bellissimo evento "Gazzetta Sports Awards" non è stato mandato in diretta sul 59, ma in differita la sera successiva. Inspiegabile.
Dispiace soprattutto per le persone che lavorano a Gazzetta Tv che vedono a rischio il loro posto. La colpa non è certamente loro, ma di chi, dall'alto, ha pensato di raggiungere determinati ascolti puntando quasi solo sui talk show a marchio Gazzetta. Non basta. Gli appassionati vogliono l'evento live e un prodotto di qualità. In tal senso appare incomprensibile come non siano mai stati pensate delle rubriche specifiche sui vari sport - la tendenza monocalcistica del canale è emersa in modo netto in questi mesi - con le opinioni delle grandi firme del quotidiano. Si è preferito, invece, puntare su filmati preconfezionati a mo' di riempitivi.
Il finale dell'avventura di Gazzetta Tv, purtroppo, era già stato anticipato da Milano Finanza lo scorso febbraio: "Sempre che le cose vadano come previsto. Altrimenti, dopo un anno di lancio, il canale digitale gratuito verrà spento" (vedi).
"sempre che le cose vadano come previsto. Altrimenti, dopo un anno di lancio, il canale digitale gratuito verrà spento" - See more at: http://simonesalvador.blogspot.com/2015/02/gazzetta-tv-canale-59-dtt-il-canale-tv-della-gazzetta-palinsesto-giornalisti-commento.html#sthash.YtQRLDB9.dpuf
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