Il 14 settembre 2014 ARD Das Erste, l'equivalente di Rai Uno, ha mandato in onda un interessantissimo video documentario sullo stato dell'arte del doping nel ciclismo. Attraverso delle interviste a medici, studiosi, dirigenti, ciclisti, ex ciclisti, sponsor e altri esperti, ARD ha ricostruito gli anni bui delle due ruote - quelli del ciclo-fiction - per arrivare fino ai nostri giorni. L'interrogativo, diretto, schietto che permea tutto il video è il seguente: "Nel ciclismo attuale si fa ancora uso di doping?". Una cosa mi ha colpito. La capacità di porre delle domande dirette ai protagonisti: "Marcel Kittel, lei ha mai fatto uso di doping o utilizzato metodi proibiti?". Ecco, probabilmente non dovrei sorprendermi per questo tipo di domande. E' giornalismo. Peccato, però, che in Italia questo tipo di giornalismo sportivo non esista. Da noi si invitano in Tv, con tutti gli onori del caso, ex ciclisti che hanno fatto uso di doping e si continuano a mandare in onda, in tono celebrativo, filmati del ciclismo degli anni '90-2000. In Germania, ma non solo lì, si parla quasi con fastidio di quel ciclismo - ricordo che nel 2007 la Tv tedesca interruppe la trasmissione del Tour de France dopo l'ennesima positività - e non si ha paura di affrontare in modo approfondito la questione doping.
Ed ecco qui il video-documentario di ARD sul doping nel ciclismo (sottotitoli in inglese da aggiungere attraverso le opzioni):
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