
Addirittura, sommando i premi in denaro, le sponsorizzazioni, i diritti TV, il botteghino, le altre attività commerciali e l'indotto per la città di Berlino, si può dire che l'atto conclusivo della Champions League 2014/15 ha spostato 1 miliardo di euro. Numeri da capogiro. La sola Juventus, nonostante la sconfitta in finale, incasserà tra premi e market pool, circa 100 milioni di euro da questa campagna europea. Praticamente il costo (ipotizzato) del cartellino di Paul Pogba. Un bel gruzzoletto che permetterà alla società di Andrea Agnelli di aumentare sensibilmente il fatturato, acquistando ulteriori giocatori di livello internazionale (già ufficializzati Dybala e Khedira).
Nella guida interattiva, oltre premi, spettatori e sponsorizzazioni, si tiene conto anche della quantità di soldi guadagnata dai giocatori. Molto interessanti i dati riguardanti gli introiti commerciali dei due club. Il Barcellona è cresciuto esponenzialmente da questo punto di vista, attestandosi sui 200 milioni di euro annuali dalle attività commerciali. Praticamente un terzo di questi, ben 65.5mln di euro, provengono dalla vendita delle magliette. Facile, si potrebbe obiettare, se hai in squadra Messi e Neymar, due dei calciatori più famosi al mondo. In realtà, per raggiungere questi volumi è necessario lavorare a fondo sulla diffusione del marchio in tutto il mondo e avere una macchina da merchandising ben oliata. Anche in questo caso, oltre che per il gioco e le vittorie ottenute, occorre applaudire convintamente il club catalano.
Un aspetto che spesso viene trascurato è quello legato all'indotto per la città ospitante una finale di Champions League (nel 2016 toccherà a Milano). Berlino ha ospitato più di 70.000 persone provenienti da tutta Europa (non solo dalla Catalogna e dall'Italia, ma anche da altre nazioni visto che una parte dei biglietti era stata venduta a scatola chiusa, vale a dire quando non si conosceva ancora il nome delle finaliste). Ebbene, si calcola che siano stati spesi 2,6milioni di euro in souvenir, 2.3mln in cibo e bevande e 6,9mln in spese d'hotel/alloggio. Senza dimenticare i trasporti a e per Berlino. Il giro d'affari per la capitale tedesca, alla fine dei conti, è stato di circa 35 milioni di euro.
Un'ultima annotazione riguarda gli sponsor di maglia. Fino al 2013 la maglia blaugrana era stata "intonsa", nel senso che non aveva mai lasciato lo spazio a un sponsor (al massimo si era deciso di inserire il marchio Unicef, ovviamente senza ritorno economico). Un caso rarissimo nel mondo calcistico, sempre più orientato al marketing. Dal 2013/14, invece, i blaugrana hanno deciso di monetizzare lo spazio sulla loro preziosa camiseta accettando l'offerta del Qatar. In questa stagione il Barcellona ha incassato 44 milioni di euro per la sponsorizzazione Qatar Airways. La Juventus, col suo sponsor di maglia Jeep, si ferma a quota 17mln (salvo premi).
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